Veniva giù dal cielo come quando si versa acqua da un secchio. L’Alto Mugello ora ha di nuovo paura. Paura perché le ferite dell’alluvione dello scorso maggio sono ancora aperte e visibili; paura perché la violenta ondata di maltempo che ha riversato in 36 ore 224 mm di acqua a Piancaldoli, 152 a Palazzuolo, 141 a Marradi (Servizio Idrogeologico Regionale) suonava come un avvertimento. Nelle prossime ore è infatti attesa una nuova perturbazione che ha fatto scattare il livello di allerta arancione. I riflettori sono di nuovo tutti puntati sui comuni sulla frazione di Lutirano a Marradi, Palazzuolo sul Senio e Firenzuola interessati da frane e smottamenti che aggravano un contesto idrogeologico già molto fragile. A fornire una prima ricognizione è Coldiretti Firenze che in queste ore sta contattando le aziende agricole che si trovano nelle zone più vulnerabili e sferzate dal maltempo. Impegnati in prima linea, sin dalle prime ore di questa mattina, gli agricoltori che i propri mezzi stanno lavorando senza sosta per rendere sicure le strade e garantire i collegamenti tra l’Emilia e la Toscana.
“Siamo costantemente in contatto con i sindaci per fornire il supporto necessario e collaborare per mettere in sicurezza il territorio. - spiega Cesare Buonamici, Presidente Coldiretti Firenze – Gli eventi climatici estremi, che hanno caratterizzato gli ultimi periodi, hanno tagliato di un quinto la produzione agricola regionale ed assestato un pesante colpo alla tenuta economica ed anche emotiva delle imprese che per questi territori, già difficili, sono pilastri delle comunità. Il livello di guardia è massimo. Invitiamo le imprese a contattare i nostri uffici zona presenti sul territorio per qualsiasi necessità”.