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7 Ottobre 2010
FILIERA CORTA: SESTO FIORENTINO, PRIMA CANDELINA PER “CAMPAGNA AMICA”

“Campagna Amica” soffia sulla prima candelina. E’ già trascorso un anno dall’apertura del mercato esclusivo degli agricoltori promosso da Coldiretti a Sesto Fiorentino, nel piazzale del Consorzio Agrario in Via dell’Osmannoro, ed è quindi anche tempo di bilanci. Intanto è tutto pronto per la grande festa in programma sabato 9 ottobre con l’apertura straordinaria (dalle 10 alle 18) dove troveranno spazio, oltre ai banchi degli agricoltori, anche la fattoria didattica popolata dagli animali dell’aia come galline, papere, conigli e mucche e pensata per far conoscere ai bambini gli amici degli agricoltori. Un’esperienza, quella di Sesto Fiorentino, confermata dalle recenti aperture dei mercati di Scandicci, Greve in Chianti e Prato che vede impegnate, a turnazione, oltre 50 aziende agricole fiorentine e pratesi, e che coinvolge, ad ogni appuntamento centinaia di clienti che hanno più volte dimostrato di “apprezzare l’alternativa offerta dalla filiera corta – spiega Roberto Maddè, Direttore Regionale Coldiretti – e il nostro progetto per una filiera agricola tutta italiana”. I dati parlano chiaro. E c’è anche una top five sui prodotti più acquistati. Al primo posto ortaggi e frutta con il 40% del gradimento; a seguire formaggi e salumi (20%), carni (10%), vino e olio (5%) mentre il 5% acquista gli altri prodotti delle imprese locali come marmellate, miele, biscotti, pasta. “I mercati – spiega ancora Maddè – permettono di risparmiare anche oltre al 30% e hanno dimostrato che l’opportunità offerta dai nostri mercati va in una doppia direzione. In quella del consumatore che ha la possibilità di scegliere quale canale dove rifornirsi di frutta e ortaggi e prodotti tipici, il mercato è uno dei questi. L’altra direzione è quella dell’animazione. Il mercato contribuisce ad animare la frazione, la piazza o la strada che lo ospita”. I prezzi sono chiari e trasparenti “e parlano da soli – conclude Maddè – chi compra non trova solo la convenienza, soprattutto la qualità e la stagionalità delle produzioni locali. Uniche”.

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