Le amministrazioni provinciali devono rimborsare i danni degli incidenti stradali provocati dagli animali selvatici come cinghiali, cervi e lupi che stanno proliferando nelle campagne seminando il panico sulle strade e provocando danni alle persone, alle strutture e alle colture agricole.
E' quanto afferma la Coldiretti , dopo la pubblicazione della sentenza (n.80 del 2010) con la quale la Cassazione boccia la Provincia di Pesaro Urbino e la condanna a risarcire i danni di un incidente stradale causato da un animale selvatico. Al centro del contendere la richiesta di risarcimento avanzata da un automobilista rimasto coinvolto in un incidente causato da un animale. La Cassazione , in sostanza, ha affermato che la responsabilità spetta a chi ha la gestione "materiale" del territorio.
Sono migliaia le segnalazioni di incidenti stradali causati dagli animali selvatici che hanno causato danni, feriti e morti sulle strade mettendo anche a rischio la vita quotidiana della popolazione in molti piccoli centri dove sono sempre più numerosi i casi di cinghiali che si avvicinano pericolosamente ai centri abitati.
Il numero di lupi negli ultimi trent'anni è praticamente triplicato con centinaia di esemplari diffusi su tutta la catena appenninica ed alpina dove si ripetono i casi di aggressione a mandrie e greggi denunciati dai pastori tra i quali si è diffusa la paura, con allevamenti decimati e migliaia di campi con i raccolti distrutti.
La sicurezza nelle aree rurali è in pericolo per il proliferare di animali selvatici che stanno invadendo campi coltivati, centri abitati e strade dove rappresentano un grave pericolo per le persone e le cose. Non è più solo una questione di risarcimenti dei danni ma è diventato - precisa la Coldiretti - un fatto di sicurezza delle persone e della vita nelle campagne.
Per chi opera nelle aree montane e svantaggiate non è solo è a rischio la possibilità di poter proseguire l'attività agricola ma anche di circolare sulle strade o nelle vicinanze dei centri abitati. Oltre ai pericoli per le persone, la moltiplicazione degli animali selvatici sta provocando gravi perdite economiche con i danni causati dalla fauna selvatica che hanno superato in Italia i 70 milioni di Euro all'anno stimati da un rapporto Eurispes.
La Pubblica Amministrazione deve mettere in campo da subito una serie di soluzioni, dai piani straordinari di controllo, per garantire la selezione e il prelievo degli animali in soprannumero, all'accelerazione delle procedure di rimborso dei danni, coordinando in maniera più efficace i diversi enti che sovrintendono alla gestione del territorio.
I DATI DELLA TOSCANA
Le richieste di risarcimento danni per gli incidenti stradali causati da animali selvatici sono cresciuti dai 168 del 2001 ai 436 dei 2006.
Nei sette anni considerati a causa della fauna selvatica si sono verificati complessivamente ben 1.809 incidenti stradali, il 94 per cento causato da ungulati (in particolare da cinghiali, i più numerosi, e caprioli).
Gli eventi si sono registrati in modo pressoché costante, nel corso dei dodici mesi, a dimostrazione che gli attuali sistemi di controllo della popolazione non funzionano.