Vade retro cibo sintetico. Il Mugello sbatte le porte in faccia a carne, pesce, latte “coltivati” nei bioreattori e chiede al Governodi accelerare sull’approvazione della proposta del disegno di legge che, basandosi sul principio di precauzione per tutelare la salute dei cittadini, prevede il divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi sintetici. Contro la prospettiva di ritrovarsi nel piatto carne che non è carne prodotta in vitro a partire da cellule prelevate da animali, un insulto per un territorio a forte vocazione zootecnica che ha fatto della sostenibilità e del benessere animale un elemento di distintività mondiale, si sono schierati compatti i sindaci di Barberino di Mugello Giampiero Mongatti, di Borgo San Lorenzo Paolo Omoboni, di Dicomano Stefano Passiatore, presidente dell’Unione dei Comuni del Mugello, Fabio Billi assessore all’agricoltura di Marradi, Giampaolo Buti, sindaco di Firenzuola, Filippo Carlà Campa, sindaco di Vicchio, Federico Ignesti sindaco di Scarperia e San Piero e assessore all’agricoltura dell’Unione. Con loro c’è l’84% dei cittadini che sono contrari al cibo sintetico secondo il Censis.
Una presa di posizione corale sancita dalla sottoscrizione della petizione promossa da Coldiretti Firenze in occasione di un incontro alla sede dei Granaio dei Medici a cui hanno partecipato anche l’ex senatore, Riccardo Nencini e l’assessore all’agricoltura di Scarperia e San Piero, Marco Recati. L’incontro è stato coordinato da Matteo Borselli, segretario di zona di Coldiretti e dal padrone di casa Giacomo Tatti, imprenditore agricolo e titolare del Granaio dei Medici.
“Insieme difendiamo i consumatori da una deriva pericolosissima che rischia di mettere il destino della produzione di cibo mondiale nelle mani di pochi. Questa non è una crociata di bandiera ma per tutelare la salute dei nostri concittadini. – spiega Roberto Nocentini, Presidente Coldiretti Firenze – Il cibo artificiale spezza il rapporto tra natura, uomo ed alimentazione e rappresenta una minaccia per i territori e per la società. Non è vero che è sicuro, ad oggi non c’è nulla che lo provi, e non è vero che è sostenibile e pulito, così come non è vero che sarà per tutti. La carne è prodotta partendo da cellule animale che vengono accresciute all’interno di fiero fetale utilizzando ormoni che sono vietati in Europa. Non c’è alcuno studio sugli effetti sulla salute umana sul medio periodo ma solo rischi con la Fao che ha evidenziato almeno 53 criticità: dall’insorgere di tumori alle allergie. Quello che chiediamo, sulla base del principio di precauzione, è di fare prima gli studi e nel frattempo non consentire il consumo”.
Sono tanti gli elementi del paper di Coldiretti che allontanano la prospettiva del cibo sintetico e rilanciano la necessità di continuare a sostenere la mobilitazione degli agricoltori per chiedere al Governo di non perdere tempo ed accelerare sull’approvazione in Parlamento. La petizione potrà essere firmata presso le sedi di Coldiretti presenti sul territorio ed in occasione delle tante iniziative organizzate.
Si ringrazia Il Filo per la fotografia.