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7 Aprile 2014
STRANIERI: TV ELVETICA A CARMIGNANO, TOSCANA UN PARADISO MA TROPPA BUROCRAZIA

La Toscana è un paradiso ma la burocrazia rende tutto più complicato. Non lo ha detto esattamente e precisamente con queste parole, ma è intuibile l’intenzione di Andrea Marz, imprenditore svizzero, produttore ed esperto di olio che da anni ormai vive a Lamporecchio. Marz è titolare dell’azienda agricola “Balduccio” ed è molto conosciuto non solo in Toscana. “L’Italia è un paradiso; la Toscana è un paradiso. Ma il prezzo è altissimo perché l’amministrazione in Italia è una cosa molto complessa”: queste la parole esatte rilasciate a Nicola Agostinetti corrispondente della principale tv in lingua italiana, la Rsi, che ha “documentato” negli scorsi giorni il “fenomeno” della presenza degli elvetici in Toscana, i più numerosi tra gli imprenditori agricoli stranieri in Toscana. Le telecamere della tv elvetica sono andate a trovare anche Sylvia Meister e Francesco Prezioso della “Collina del Falco” di Carmignano che producono ortaggi “come una volta”.

Uno sfogo “giustificato” dalla mole e dal tempo che chi fa impresa deve dedicare a pratiche e compilazione della documentazione. Una zavorra che accomuna e vale per italiani e stranieri. E se è vero che gli stranieri sognano di vivere nella campagna toscana (sono 2.392 in totale gli imprenditori agricoli stranieri), è altrettanto vero – come conferma uno che in Toscana ed in Italia ci vive da un pezzo – che la macchina burocratica è un incubo. Basti pensare che dal vigneto alla bottiglia è necessario adempiere a più di 70 pratiche che coinvolgono 20 diversi soggetti che richiedono almeno 100 giornate di lavoro per ogni impresa vitivinicola per soddisfare le 4000 pagine di normativa che regolamentano il settore. “La burocrazia all’italiana, asfissiante e snervante - commenta Tulio Marcelli, Presidente Coldiretti Toscana - tiene lontani investimenti, sfianca la passione, la volontà di fare impresa e ci allontana dal resto dell’Europa e del mondo”. Secondo Coldiretti molti investitori sono “scoraggiati” e terrorizzati dall’investire nel nostro paese: “senza certezze e senza percorsi definiti e rapidi il nostro paese, e la nostra regione, saranno limitati”.
E proprio in questa direzione che intende andare il protocollo sostenuto e siglato da Coldiretti promosso dalla Regione Toscana per semplificare e snellire le procedure amministrative in agricoltura. Il protocollo produrrà effetti tangibili già sul prossimo Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013 con la riduzione delle linee finanziarie da 71 a non più di 20-25, mentre il numero di bandi e di graduatorie si ridurrà da 1553 a 120. I tempi di istruttoria di una pratica, dalla scadenza del bando all'assegnazione del finanziamento, passeranno dai 300 giorni medi attuali ai 90 giorni medi. Il numero medio di documenti da presentare, sempre secondo le stime, si ridurrà da 23 a 10. Contemporaneamente si attende una sensibile riduzione di documentazione cartacea (dal 65% al 10%) e un aumento di quella veicolata informaticamente (dal 35% al 90%). Ci sarà anche una riduzione dei costi a carico delle imprese finanziate, che si stima del 32%. “Meno burocrazia – commenta ancora Marcelli – significa meno costi per l’impresa e per la stessa amministrazione da reinvestire nel miglioramento e nel potenziamento dei processi e del prodotto. Un paese che ambisce a restare da leader in Europa non può spendere tutto questo tempo dietro carta e faldoni. Il protocollo – conclude – è un primo importante strumento per dare risposte, già dal prossimo Psr, alle imprese toscane”.

Vai alla pagina del servizio http://la1.rsi.ch/home/networks/la1/telegiornale?po=2c7c6a35-1f90-486e-8f74-8e1d84a12498&pos=ea72410d-69c6-44e2-a58c-033b1959801f&date=04.04.2014&stream=low#tabEdition

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